Dopo i progetti CULTURECOVERY- INTERREG CENTRAL EUROPE e Mala barka 2- INTERREG SI-HR
dei quali l’Associazione "Casa della batana" è stata una dei partner, è stato approvato persino il progetto ARCA ADRIATICA - INTERREG ITALY-CROATIA. Come ha sottolineato il Presidente della regione istriana Valter Flego, in occasione dell’esposizione dei risultati del bando per la presentazione di proposte di progetti “standard” nell’ambito del Programma Interreg V-A Italia-Croazia 2014-2020 nel territorio della Regione istriana, i quasi 32 milioni di kune che giungono in Istria tramite i fondi UE rappresentano un notevole successo.
Tra gli 11 progetti approvati alla Regione istriana si trovano progetti approvati alle agenzie di sviluppo e alle istituzioni della Regione istriana, mentre i rimanenti soggetti sono le città di Albona, Valle e Parenzo, l’Aeroporto di Pola, la Capitaneria di porto di Rovigno e l’Associazione “Casa della batana”.
Il Presidente dell’Associazione "Casa della batana" spiega come l’Associazione sia riuscita ad entrare in questa cerchia selezionata dimostrando che tali risultati possono essere realizzati anche da altre associazioni malgrado il nuovo quadro legislativo rappresenti una sfida per il loro lavoro: "Da quando ho assunto la direzione dell’Ecomuseo Batana, innanzitutto in veste di direttore programmatico e più tardi in qualità di presidente, il mio desiderio è stato quello di portare il successo sino ad allora conseguito su tutto un altro livello. E con ciò intendo la formazione dei quadri, una collaborazione internazionale più significativa e un’ampia ricaduta su tutte le strutture sociali della Città. La sfida era enorme soprattutto a seguito dei nuovi quadri legislativi inerenti il lavoro delle associazioni che spesso collidono con le leggi sulla cultura e l’attività ricettiva, significative per il nostro lavoro. La Batana rappresenta per antonomasia una delle migliori prassi di conservazione del patrimonio immateriale mondiale a livello dell’UNESCO. Purtuttavia questo non ci evita le continue battaglie quotidiane per dimostrare l’opportunità di simili modelli di conservazione del patrimonio culturale. Certamente le finanze rappresentavano un problema a sé, per questo ho semplicemente dovuto raccogliere tutte le forze, scrivere, lavorare sulle partnership e sulla pianificazione affinché oggi potessimo vantare ben tre progetti europei portati avanti con successo. Poiché sebbene non sia facile arrivare ai fondi, ancor più difficile è portare avanti con successo ciò che si è progettato. Non posso dire che sia facile, la pressione è davvero enorme, specialmente a causa dei tempi e della mancanza di soldi in fase di prefinanziamento, e tuttavia, grazie a un’ottima pianificazione strategica, la Batana prosegue la sua navigazione! La dimensione internazionale dei progetti rappresenta un ulteriore stimolo per tutti noi affinché cresciamo e condividiamo la nostra esperienza con altri, sempre con l’obiettivo della conservazione attiva del patrimonio culturale e lo sviluppo di un turismo sostenibile” ha sottolineato Tamara Nikolić Đerić.