Il contrasto tra i colori vivaci delle vele tradizionali e l’azzurro dell’acquatorio rovignese ha entusiasmato per la 19esima volta numerosi visitatori, che hanno potuto godere delle diverse esperienze dell’autenticità rovignese e istriana.

Alle batane rovignesi si sono unite una trentina di imbarcazioni provenienti da Croazia, Italia e Slovenia, con equipaggi che si sono sfidati in mare e che, come da tradizione, si sono ritrovati a terra per momenti di festosa convivialità.
Sebbene le grandi batane abbiano brillato alla Regata rovignese, la più piccola batana rovignese, la “Peîcia”, ha attirato maggiore attenzione, collocata davanti all’Ekomuzej-Ecomuseo “Batana” al posto della più antica "Risorta". Quando non catturava gli sguardi e gli obiettivi dei numerosi visitatori, serviva ai bambini per conoscere le varie parti della batana, e proprio la sua vela è stata issata durante la cerimonia d’apertura. La manifestazione è stata inaugurata dal Presidente della Udruga-Associazione "Kuća o batani - Casa della batana", Ennio Cherin, e dalla Direttrice della Ustanova-Istituzione "Kuća o batani - Casa della batana", Nives Giuricin, che hanno dato la parola agli ospiti d’onore. Il Vicesindaco della Città di Rovinj-Rovigno, Dino Sošić, ha sottolineato l’importanza del sostegno operativo e finanziario al patrimonio marittimo, che è parte integrante dell’identità cittadina. Tea Batel, dirigente dell’Assessorato alla comunità nazionale italiana autoctona, alle minoranze nazionali e ai giovani della Regione Istriana, ha inoltre evidenziato che, sia a livello locale che nazionale, il patrimonio istriano è un tratto distintivo, che deve essere coltivato e la cui salvaguardia va incoraggiata, ponendo l’accento sulle nuove generazioni. Matteo Tromba, Vicepresidente della Comunità degli Italiani - Zajednica Talijana "Pino Budicin" di Rovinj-Rovigno, ha affermato che da ben 19 anni la Regata rovignese porta sul Molo grande i colori, l’amicizia e i sapori della tradizione.
Alla festa rovignese del mare e del patrimonio hanno preceduto due giorni di programma introduttivo, durante i quali gli scolari di Rovigno hanno imparato a colorare una vela al terzo, a fare i nodi marinareschi, e hanno scoperto com’è la vita su un faro, ascoltandolo direttamente da chi l’ha vissuta.
Nel corso di due navigazioni speciali con la barca in legno rovignese "Orsera" fino al faro di San Giovanni in Pelago, Jurica Gašpar, proprietario e redattore del portale Morski.hr, ha condiviso con i partecipanti – grandi e piccini – numerosi ricordi della sua infanzia trascorsa proprio su quel faro, oltre a curiosità su altri fari croati, ai quali ha dedicato il libro "Leggende della luce".
Il programma ufficiale si è aperto con la tavola rotonda "Vele del Mediterraneo: dialoghi internazionali sul patrimonio". I partecipanti – Davide Gnola del Museo della Marineria di Cesenatico, Fania Raffellini dell’Associazione “Vela Tradizionale” di La Spezia, Tomislav Tičić e Nikola Vučelić dell’Associazione "Kanata" di Zara, e il responsabile della Regata rovignese Alvise Benussi – moderati da Tamara Nikolić Đerić, responsabile della cooperazione internazionale dell’Ekomuzej-Ecomuseo "Batana", hanno condiviso le loro esperienze sull’inclusione delle comunità locali nella salvaguardia delle tradizioni legate alle vele al terzo e latine, hanno sottolineato gli sforzi congiunti nel rafforzamento della rete di organizzazioni per il patrimonio nei paesi del Mediterraneo e le candidature comuni all’UNESCO e hanno discusso sulla ricerca di modalità efficaci per coinvolgere in modo permanente i giovani nella salvaguardia del patrimonio.
Tomislav Tičić, professore presso la Scuola Marittima di Zara e Presidente dell’associazione zaratina per la ricerca e la tutela del patrimonio marittimo "Kanata", oltre a partecipare alla tavola rotonda presso il Centro Giovani "dr. ing. Dino Škrapić, MBA", si è trovato alla Regata rovignese ricoprendo anche altri incarichi.
«Ho sempre avuto un sentimento speciale per Rovigno, quindi sono davvero felice che mi sia stato assegnato un quadruplo ruolo alla Regata rovignese. Con piacere ho preso parte alla tavola rotonda presentando le attività e i risultati della nostra associazione; con i modelli della mia gaeta e della batana rovignese ho partecipato alla mostra "Piccole barche e grandi racconti" assieme ai colleghi modellisti provenienti da Italia, Croazia e Slovenia; grazie all’ospitalità di Ennio Cherin, abbiamo preso parte alla Regata a bordo della sua batana "Regina", conquistando il primo posto nella nostra categoria. Era la prima volta che navigavamo su una barca diversa dalla nostra gaeta, che è significativamente più pesante della batana, quindi abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo (e qualche consiglio in più) per abituarci. Tuttavia, grazie al lavoro di squadra e all’esperienza velica, siamo riusciti a superare con successo anche questa nuova sfida. È stato anche un grande piacere per noi mettere a confronto le nostre abilità culinarie nel programma “Viràda in pignàta!”, in cui cucinano gli stessi regatanti. Abbiamo scelto di preparare le stesse conchiglie che i padroni di casa chiamano musoûli, mentre noi le chiamiamo kunjke, che abbiamo preparato in modo tipico di Zara e dintorni, offrendo così ai visitatori l’opportunità di assaporare due piatti diversi e apprezzare le differenze che ci uniscono», ha raccontato Tomislav Tičić.
Il viaggio gastronomico lungo l’Adriatico intitolato “Viràda in pignàta!” - “Virada u lonac!” - “Virata in pentola!”, giunto alla sua seconda edizione, ha entusiasmato il pubblico non solo con odori e sapori, ma anche con l’autenticità di lingua, temperamento e abbigliamento. Le squadre partecipanti – le italiane "Associazione Vela al terzo Venezia" e "Genova", quelle dell’Istria, "Fažana" e l’Ekomuzej-Ecomuseo “Batana”, e quelle dalmate "Ekipa iz mladosti" e "Zadar" – si sono divertire nelle loro piccole cucine con vista sul mare aperto e sul centro storico di Rovigno, e ancora di più i visitatori, in paziente coda per il loro piatto colmo di delizie di questa festa mediterranea. Il sabato sera è stato altrettanto ricco di piaceri nel nuovo programma "Udùri da cà∫a” - “Mirisi doma” - "Odori di casa", ma questa volta le delizie gastronomiche erano di carattere locale. Al pubblico si sono presentati con i loro prodotti e racconti: OPG (Obiteljsko poljoprivredno gospodarstvo – Azienda agricola a conduzione familiare) Curto Antonio, Fattoria Galafija, Manuela Peteh Prenc, OPG Uljanić, l’Associazione AgroRovinj di Rovinj-Rovigno, e come ospite speciale, l’azienda agricola a conduzione familiare dalmata Dražin di Kaštel Kambelovac. L’Ekomuzej-Ecomuseo “Batana” ha accolto i visitatori con i tradizionali fiocchi rovignesi, preparati sul posto dalle socie Jasna Bešker e Maja Toplak Farago, e con un bicchiere di "Carletto". L’intero programma "Udùri da cà∫a” - “Mirisi doma” - "Odori di casa" è stato coordinato alla perfezione con l’esibizione della SAC-KUD "Marco Garbin" della CI-ZT "Pino Budicin" a bordo della barca in legno "Orsera", illuminata per l’occasione dalle luci dell’imbarcazione della famiglia rovignese Venier, facilitando così il riconoscimento delle barche durante la suggestiva sfilata notturna.
Le maggiori novità di quest’anno hanno riguardato il programma per bambini, arricchito da una serie di laboratori dal titolo comune “I peîci marinièri” – “Mali moreplovci” – “I piccoli marinai”. I bambini hanno avuto modo di conoscere le barche della Regata, di apprendere le tecniche di pesca con i membri del Club sportivo di pesca “Meduza”, di imparare come issare la vela al terzo, realizzare nodi marinari, costruire bussole e rose dei venti, e creare piccole batane con vele colorate. Tra tutte le attività, quella che ha riscosso il maggiore interesse è stata il laboratorio di cianotipia. «Quando abbiamo saputo di questo laboratorio, abbiamo cancellato tutti gli altri impegni e abbiamo atteso il sabato con impazienza, perché a Vito piace molto disegnare le barche e ha voluto provarci. Il laboratorio condotto da Ana Kvaranta ci ha entusiasmati, perché i bambini hanno imparato qualcosa di nuovo. Vedere il procedimento magico con cui un semplice disegno, grazie a una sostanza chimica innocua, alla luce del sole e all’acqua, assume una nuova veste blu, ha entusiasmato anche noi adulti» - ha raccontato la madre di Vito, Nina Rovis, a proposito delle sue impressioni sul laboratorio.
Un’altra novità che ha attirato grande attenzione è stata la mostra di modelli di barche tradizionali intitolata “Piccole barche e grandi racconti”, che ha riunito modellisti navali provenienti da Bakar (Buccari), Krk (Veglia), Zadar (Zara), Verona, Trieste, Venezia e Piran-Pirano. Modelli grandi e piccoli hanno riempito l’imponente piano terra del Teatro “A. Gandusio”, e il pubblico ha potuto ascoltare la storia di ognuno di essi raccontata dai modellisti presenti, tra i quali due maestri di lunga esperienza in quest’arte, Željko Skomeršić di Krk (Veglia) e Luciano Keber di Bakar (Buccari). Proprio Keber, a nome di tutti i colleghi, si è rivolto al pubblico con queste parole: «Il modellismo navale è un mestiere silenzioso e spesso solitario, quindi siamo felici quando abbiamo l’opportunità di entrare in contatto con il pubblico e vedere dal vivo le loro reazioni a ciò che abbiamo a lungo e pazientemente studiato e creato. Ringraziamo l’Ekomuzej-Ecomuseo “Batana” per aver riconosciuto i nostri sforzi e per averci invitato a presentarci in uno spazio così bello e nell’ambito di una manifestazione così significativa».
Oltre alle citate leggende del modellismo navale e la squadra ospitante composta da Alvise Benussi, Sergio Sponza, Zlatko Herbut, Fiorella Marić ed Elin Tatković, alla mostra – che resterà aperta fino al 21 giugno – hanno partecipato anche: Paolo Marotta di Trieste, Fabio Gherardi di Venezia, Tomislav Tičić di Zadar (Zara), Slobodan Simić (Sime) di Piran-Pirano, e le giovani forze Andrea Belfanti di Verona e Mihael Zaharija di Rovinj-Rovigno.
La gara di barche tradizionali ha determinato nuovi vincitori nelle categorie di imbarcazioni tradizionali. Il Presidente della Udruga-Associazione “Kuća o batani – Casa della batana”, Ennio Cherin, ha condiviso le sue impressioni sull’intera Regata: «I numerosi e preziosi membri della nostra associazione, i collaboratori e i partner, il responsabile della Regata Alvise Benussi, la Direttrice dell’Istituzione Nives Giuricin e io stesso abbiamo fatto del nostro meglio per rendere un’altra Regata rovignese memorabile per tutti e per ricambiare al meglio l’ospitalità che i regatanti ci riservano quando partecipiamo alle loro regate. Mi congratulo con tutti i concorrenti, il vincitore assoluto, il guzzo del Quarnero con equipaggio composto da Robert Mohović, Đani Mohović e Franko Gržin, e a tutti gli altri vincitori nelle rispettive categorie: categoria topo – “Mafalda”, Piero Fabris; categoria sanpierota e piccolo topo – “Bocolo”, Massimo Codato; categoria guzzo del Quarnero – MD 551, Robert Mohović; categoria passera – “Sv. Francisk” OP 182, Mario Basan; categoria dinghy – “Twirre” RV 280437, Nikola Brajković; categoria cutter – “Cormorant” NA 1876DX, Alessandro Dissera Bragadin; categoria passera da regata di Lussino – “Levante” 52 KP174, Mitja Simčić; categoria batane grandi – “Regina” RV 1444, Nikola Vučelić; categoria batane piccole – “Fiamita” RV 1004, Sergio Sponza; categoria guzzo – “Rožica” PU 2015, Sanjin Sandrić; categoria gaeta – “Nautičar” Rovigno RV 1724, Vladimir Boras; categoria leut 12 m – “Grga” PU 1175, Marjan Išić».
La Direttrice della Ustanova-Istituzione “Kuća o batani – Casa della batana”, Nives Giuricin, ha espresso la sua soddisfazione con queste parole: «La Regata rovignese di barche tradizionali è la nostra manifestazione annuale più importante e un’occasione per mostrare, nel corso di pochi giorni, come continuiamo la tradizione di salvaguardia avviata due decenni fa dai fondatori del nostro museo, guidati da Marino Budicin, insieme a tutti i membri della comunità locale, che hanno riconosciuto l’importanza di questa iniziativa prima che la nostra batana, parte integrante della nostra identità, cadesse nell’oblio. Seguendo le buone pratiche dei nostri predecessori, proseguiamo con tutto il cuore, impegnandoci a migliorare costantemente la qualità delle nostre attività e i risultati ottenuti. La Regata rovigese è il giorno in cui celebriamo il mare e la tradizione, i legami di amicizia che ci uniscono, consapevoli della responsabilità che ci impone di preservare e promuovere il nostro patrimonio come merita. Ci auguriamo di aver creato bellissimi ricordi per i partecipanti e i visitatori, e un grande ringraziamento va a tutti i partner della comunità locale che ci hanno aiutato a realizzare un programma così impegnativo e ricco di eventi, al nostro co-organizzatore di lunga data, il Jedriličarski klub - Club di vela “Maestral“, e ai nostri membri e collaboratori: Dolores Smoljan, Maja Toplak Farago, Katia Dellabernardina Simmelink, Jasna Bešker, Luciano Dellabernardina, Antonio Popović, Antonio Marangon, Ornella Godena, Edi Poropat, Valentina Malusà, Paolo Krelja, Sergio Ferrara, Giuseppe Bartoli, Antonio Curto, Teodor Tiani, Roberto Zaharija, Marino Budicin, Tamara Nikolić Đerić, Eufemia Benussi Krelja, Alessio Giuricin, Riccardo Sugar, Remiđo Bogešić, Fabio Cherin, Silvano Zilli, Igor Frković, Alessio Sponza, Luka Škabić, Ana Kvaranta, Silvija Jacić, Gabriel Cherin, Vito Ivoševć, Kristijan Aćimov, Vito Marjanović, Tanja Mišeta, Daniel Sošić, Diego Giuricin, SAC-KUD “Marco Garbin” CI-ZT “Pino Budicin”, “Viecia Ruveîgno”, nonché la Županijska lučka uprava - Autorità portuale regionale Rovinj-Rovigno, Mišel Tonkić (Printstudio Rovigno), Anamaria Mofardin, Jurica Gašpar, i media partner IstraIN e Morski.hr, gli sponsor Valalta s.r.l. Rovinj-Rovigno, la ditta Proficio s.p.a. Zagreb e la Udruga-Associazione Agrorovinj. Ringraziamo inoltre per la collaborazione la Turistička zajednica Grada Rovinja-Rovigno - Ente per il turismo della Città di Rovinj-Rovigno, la Sportska Zajednica Grada Rovinja-Rovigno - Unione sportiva della Città di Rovinj-Rovigno e la Grad Rovinj-Rovigno - Città di Rovinj-Rovigno per il patrocinio».